Il periodo compreso tra gennaio e dicembre 2012 è stato chiuso con un utile netto di 865 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 9,2 miliardi di euro del 2011.
Nel periodo in esame, come sottolineato nella nota diffusa dallo stesso istituto bancario, la qualità dell’attivo ha risentito del difficile contesto macroeconomico, soprattutto in Italia, con un conseguente incremento della copertura dei crediti deteriorati, che al 31 dicembre sono risultati pari al 44,8% rispetto al 42,7% di settembre 2012. Gli accantonamenti sui crediti sono stati pari a 9,6 miliardi, in crescita del 67,7 su base annua, mentre a fine anno il Core Tier 1 era stabile al 10,84%.
A fronte dei risultati realizzati nel corso del 2012, il Consiglio di amministrazione ha deciso che proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 9 centesimi di euro per azione.
Per quanto riguarda l’esercizio 2013, la banca ha fatto sapere che con ogni probabilità, in considerazione delle attuali difficoltà del contesto macroeconomico, gli obiettivi indicati nel piano strategico saranno rivisti. In particolare, si prevede un margine di interesse in flessione rispetto al 2012, i costi dovrebbero essere in linea con l’anno appena trascorso, mentre gli accantonamenti sui crediti dovrebbero diminuire leggermente.