La corsa al ribasso del tasso di cambio sterlina/dollaro non accenna a dare segnali di inversione. In attesa della pubblicazione dei dati sulla bilancia commerciale e sulla produzione manifatturiera nel Regno Unito (attesi per le ore 10,30), la sterlina è scesa sui minimi più bassi da fine giugno 2010 a 1,4865. A questo punto, se dovesse avvenire una fase di consolidamento sotto 1,50, è molto probabile che i prezzi possano approfondire ulteriormente al ribasso nei prossimi giorni con primo obiettivo posto a 1,47.
Da un punto di vista tecnico, il cable ha una proiezione verso 1,4250 su base weekly. La debolezza del pound è ben visibile contro quasi tutte le valute mondiali. La sterlina paga il momento di grande difficoltà dell’economia domestica, appesantita tra l’altro da un pericoloso squilibrio delle finanze pubbliche. Il mix di recessione e conti in disordine ha spinto di recente Moody’s a tagliare il rating AAA del Regno Unito.
Intanto, stamattina il cambio sterlina/dollaro sta provando a mettere in piedi un rimbalzo tecnico. I prezzi sono però sotto la soglia psicologica di 1,49 e ciò potrebbe provocare nuove vendite nel corso della seduta odierna. In caso di discesa sotto i minimi di periodo, il cambio dovrebbe approfondire il ribasso fino a 1,4850 prima e 1,4825 poi.
► REGNO UNITO: RATING TRIPLA A TAGLIATO DA MOODY’S
Gli analisti si aspettano che la bilancia commerciale della Gran Bretagna a gennaio segni un rosso da 3,05 miliardi di pound, mentre la produzione manifatturiera a gennaio è stimata in crescita dello 0,1% su base mensile e in calo dell’1% su base annua. Intanto, sul forex la sterlina è in leggero rialzo sull’euro con il cambio Eur/Gbp a 0,8730.