Stamattina c’è grande euforia sui mercati obbligazionari europei a seguito dell’annuncio da parte di Standard & Poor’s di alzare l’outlook sul rating sovrano del Portogallo a “stabile” dalla precedente valutazione “negativo”. Il giudizio sul merito di credito è stato invece confermato a BB. L’aumento dell’outlook è un segnale incoraggiante per i bond della periferia europea, in quanto potrebbe essere l’inizio di una serie di upgrade sui rating dei Pigs, eccessivamente bersagliati negli ultimi 2-3 anni. Il rendimento dei bond portoghesi è sceso di oltre dieci punti poco sopra il 6%.
L’andamento positivo dei bond portoghesi è visibile già da qualche giorno, considerando anche che i mercati scontano la possibilità che il fondo salva-stati permanente Esm possa estendere le scadenze dei prestiti concessi al paese, riducendo così i rischi legati al rifinanziamento del settore pubblico di Lisbona. Il miglioramento dell’outlook è un driver significativo per i bond lusitani, tanto che anche la parte breve della curva dei tassi ne sta beneficiando.
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Il rendimento del titolo di stato portoghese a 5 anni è in calo di sedici punti base sotto il 4,7%. La notizia dell’aumento dell’outlook sul Portogallo ha senza dubbio influenzato positivamente l’asta dei titoli di stato spagnoli in programma questa mattina. Il Tesoro spagnolo ha collocato Bonos a 2, 5 e 10 anni per un controvalore pari a 5 miliardi di euro, ovvero il massimo previsto.
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In calo i tassi. Il Bonos scadenza 2023 ha visto il rendimento scendere al 4,917% dal 5,202%. Secondo il parere di Annalisa Piazza, market economist di Newedge, l’ottima asta dei Bonos spagnoli riflette anche le aspettative di una sovraperformance della Spagna sull’Italia nelle prossime settimane. Intanto, sul forex l’euro è salito fin sopra 1,3040 dollari in attesa della Bce.