Il cambio euro/dollaro è tornato su livelli di 1,26, dopo che è stato passato il test di quota 1,21 come supporto e quello di 1,25 come resistenza, con l’euro che martedì scorso era addirittura crollato sui minimi dopo le indiscrezioni di possibili difficoltà della Bce nel rifinanziare gli stati europei.
Gli esperti si aspettavano richieste di finanziamento molto maggiori a quelle che sono poi effettivamente arrivate, soprattutto con una distribuzione non uniforme a favore di stati già sotto pressione come Spagna, Grecia e Portogallo.
Però l’asta spagnola ha fatto registrare il tutto esaurito, nonostante il pericolo downgrade da parte di Moody’s.
Settimana prossima saranno importanti i livelli di supporto a 1,2370 e 1,2150 per un possibile ritorno in area 1,20.
Le resistenze più importanti invece saranno quelle di 1,2550 e 1,2620, che potranno segnare il ritorno a 1,27.
Rimane molto forte il franco svizzero contro la moneta unica: è stato toccato il nuovo record di sempre a quota 1,30 contro l’euro, grazie anche ai commenti positivi della banca nazionale elvetica sull’economia del paese.