Credit Suisse scommette sul rally dell’euro

Nonostante i deludenti macroeconomici, la crisi politica italiana e l’impennata degli spread, Credit Suisse ritiene che sia conveniente restare sovrappesati sulla moneta unica. Nel suo Research Monthly per il mese di marzo 2013, la banca d’affari svizzera consiglia di tenere in portafoglio l’euro e altre valute del vecchio continente, ma anche valute asiatiche e altre monete di paesi emergenti. La view della banca elvetica viene sottolineata da Joe Prendergast, head of global forex, fixed income e credit research per Credit Suisse.

Secondo l’esperto, “sebbene Eurolandia sia una delle economie più deboli tra quelle principali, presenta al momento la banca centrale più restrittiva su base relativa”. La Bce è praticamente l’unica banca centrale a non aver portato avanti un piano di allentamento monetario, in contrapposizione a quanto stanno facendo invece Stati Uniti, Giappone e Regno Unito. Nella “guerra delle valute” la moneta unica parte con uno svantaggio non di poco conto, per cui potrebbe ancora apprezzarsi nei prossimi mesi.

CRISI DELL’EURO ANCORA MOLTO LUNGA

L’esperto di Credit Suisse si è occupato poi del franco svizzero che, sebbene mostri sempre un convincente limite massimo rispetto all’euro (dovuto al fatto che la Snb ha fissato da settembre 2011 un peg a 1,20 sul cambio euro/franco), nell’immediato potrebbe presentare un potenziale ribassista limitato a causa delle tensioni sugli spread e sull’area euro in generale.

SPAGNA: RECESSIONE PEGGIORA NELL’ULTIMO TRIMESTRE 2012

Credit Suisse consiglia di diversificare al meglio l’esposizione in valute estere, privilegiando sempre un mix di valute di economie mature e valute di economie emergenti ad alto potenziale di crescita. La banca d’affari svizzera ha comunque una view positiva sull’euro, almeno fin quando la Bce non darà segnali diversi in tema di politica monetaria.