Poco fa sono stati diffusi i risultati relativi all’asta dei titoli di stato italiani a 5 e 10 anni. Il contesto in cui è avvenuta l’emissione obbligazionaria del Tesoro italiano non è chiaramente la più favorevole, considerando che lo shock post-elezioni ha generato forti vendite sul sistema-Italia, dalle azioni ai bond pubblici. Negli ultimi due giorni tutta la curva dei tassi italiana ha riscontrato un deciso incremento dei rendimenti e anche oggi c’è stata una conferma con l’asta dei Btp.
Bankitalia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha emesso Btp a 5 e 10 anni per un controvalore totale pari a 6,5 miliardi di euro. Si tratta dell’importo massimo previsto dal Mef, che conferma comunque una buona tenuta della domanda da parte degli investitori nonostante l’aumento del rischio politico. In dettaglio, sono stati emessi Btp scadenza 1° maggio 2023, cedola annua del 4,5%, per un ammontare pari a 4 miliardi di euro.
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Il Mef aveva intenzione di collocare Btp a 10 anni per un ammontare compreso tra 3 e 4 miliardi. Il rendimento del Btp decennale è salito al 4,83%, ovvero il livello più alto da ottobre scorso. Nell’asta precedente il rendimento lordo era stato pari al 4,17%. Il rapporto di copertura (bid/cover ratio) si è attestato a 1,65.
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Collocato poi Btp scadenza 1° novembre 2017, cedola annua del 3,5%, per un importo totale di 2,5 miliardi di euro, ovvero il top della forchetta prevista dal Mef tra 1,75 e 2,5 miliardi. Il rendimento del titolo quinquennale è cresciuto al 3,59% dal 2,94% dell’asta precedente, mentre il rapporto di copertura tra titoli richiesti e quantitativo offerto è stato pari a 1,61.