In particolare, gli analisti della banca d’affari statunitense hanno una visione rialzista su cinque materie prime: oro, soia, mais, argento e platino.
Il metallo giallo figura al primo posto della classifica in quanto la domanda a scopo di investimento è destinata a rimane alta a fronte di una serie di fattori, tra cui la debolezza del dollaro e i tassi di interesse bassi. Allo stesso modo è destinato a crescere il prezzo della soia e quello del mais, a fronte della forte domanda e del concreto rischio di un calo dei raccolti in Sud America.
Il prezzo dell’argento sarà invece trainato dall’aumento del prezzo dell’oro, con performance migliori rispetto a quelle del metallo giallo in alcune fasi di mercato, mentre il platino beneficerà dell’aumento della domanda, soprattutto di quella a scopi industriali.
Le prospettive sono invece neutrali su grano, rame e ferro. Il prezzo del grano dovrebbe essere supportato dai deboli raccolti in Australia e in Argentina, tuttavia tale incremento sarà più moderato di quello del mais. Il prezzo del rame dovrebbe essere spinto al rialzo da una domanda sostenuta, soprattutto se la ripresa cinese si rafforzerà nel secondo semestre, mentre la domanda di ferro dovrebbe essere supportata dalle importazioni cinesi di ferro finalizzate a realizzare il programma di infrastrutture decise dal governo.