La decisione è stata presa a fronte della sorprendente performance messa a segno dal titolo, che ricordiamo nel corso degli ultimi 12 mesi ha registrato un guadagno del 30% circa e durante il solo mese di dicembre un rialzo di 45% circa.
Gli analisti hanno ricondotto tale andamento sostanzialmente a due fattori, entrambi non riconducibili alla società stessa. A loro avviso, infatti, Mediaset avrebbe beneficiato del miglioramento del clima di fiducia nell’Europa meridionale dalla metà del 2012, dovuto principalmente a una contrazione del differenziale tra BTP e Bund, mentre durante lo scorso mese avrebbe contribuito al rialzo del titolo il ritorno in politica di Silvio Berlusconi, che potrebbe fungere da catalizzatore nel breve termine.
Per quanto riguarda l’esercizio in corso, Exane considera troppo ambiziose le aspettative per il 2013, pertanto ha abbassato le stime su ricavi portandole a 3,518 miliardi di euro (-2%), quelle sull’ebita a 111 milioni di euro (-23%) e quelle sul risultato operativo a 103 milioni (-24%). L”utile netto ora è invece visto in negativo per 2 milioni di euro (-110%). Allo stesso modo, sono state riviste anche le stime per il 2014, in particolare si prevedono ora ricavi a 3,595 miliardi di euro (-2%), un ebita a 233 milioni di euro (-26%), un risultato operativo a 225 milioni di euro (-27%) e utile netto a 81 milioni di euro (-110%).
A Piazza Affari il titolo Mediaset beneficia della valutazione positiva arrivata dagli analisti di Exane, nel primo pomeriggio segna infatti un guadagno di oltre due punti percentuali a 2,026 euro.