L’obiettivo pare sia quello di concludere l’operazione senza andare ad appesantire eccessivamente l’indebitamento di Atlantia, in modo tale da evitare rispercussioni negative sulla società autostradale in termini di rating.
Per tale motivo, stando ai rumors circolati nel corso delle ultime ore, i consulenti finanziari starebbero prendendo in seria considerazione la possibilità di attuare l’integrazione tra le due società ricorrendo esclusivamente ad uno scambio azionario, quindi andando ad escludere ogni tipo di esborso in contanti.
Nei giorni scorsi, invece, le indiscrezioni avevano parlato di un’Opa di Atalntia su Gemina, la cui parte in contanti non avrebbe però dovuto superare gli 800 milioni di euro, proprio al fine di non incrementare eccessivamente l’indebitamento della società autostradale. La restante parte sarebbe quindi stata coperta mediante strumenti ibridi come bond convertibili o warrant.
In ogni caso, a prescindere dalla modalità di integrazione che le due società decideranno di adottare, la decisione di procedere ad una fusione è stata accolta positivamente dal mercato e dagli analisti. Sin dall’annuncio, infatti, entrambi i titoli hanno messo a segno performance positive, soprattutto Gemina dal momento che, secondo il parere degli analisti, i suoi azionisti di minoranza trarranno maggiori vantaggi da tale operazione.