Ad incidere in maniera determinante sui guadagni messi a segno dal titolo questa mattina è l’annuncio da parte del gruppo di costruzioni e ingegneria della decisione di inoltrare una richiesta di risarcimento danni da 1,3 miliardi di dollari nell’ambito della procedura arbitrale in corso a Parigi sul contratto legato ai lavori di realizzazione della centrale cilena di Bocamina.
Nella stessa nota in cui è stata resa nota tale decisione, la società ha spiegato anche che il consorzio di cui Tecnimont fa parte, dal dicembre 2012, aveva comunicato ad Endesa Chile la termination del contratto Epc per inadempimento della stessa Endesa Chile, aggiungendo inoltre che tutti i costi associati al progetto sono stati contabilizzati nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012.
La richiesta avanzata a titolo di risarcimento danni, come spiegato dalla società, comprende la restituzione del valore delle garanzie bancarie e i maggiori costi che avrebbero dovuto dare titolo a varianti contrattuali, come i gravi eventi sismici e le violente proteste della popolazione locale contro la costruzione della centrale, tenendo conto al contempo della parte residua del prezzo contrattuale e dei danni conseguenti all’escussione delle garanzie bancarie da parte di Endesa Chile il 16 ottobre 2012.