In particolare, ora il broker vede un utile netto 2012 di 1,3 miliardi di euro, in deciso miglioramento rispetto al rosso di 9,2 miliardi di euro del 2011, e una perdita netta di 80 milioni di euro nel solo quarto trimestre.
Per quanto riguarda il 2013, invece, l’utile netto è atteso a 1,5 miliardi di euro, inferiore quindi rispetto all’obiettivo di 3,8 miliardi di euro posto dal management, mentre nel 2014 dovrebbe crescere a 2,5 miliardi di euro, trainato soprattutto dalla normalizzazione degli accantonamenti e dalla riduzione dei costi.
Nel fornire le nuove stime gli analisti hanno fatto sapere di apprezzare la profonda riorganizzazione interna e la revisione aziendale avviata dal management per contrastare le condizioni di mercato difficili, ma preferiscono comunque mantenere le loro stime più prudenti rispetto agli obiettivi della banca.
Inoltre, pur avendo alzato il target price, soprattutto per un recupero del net asset value e per una riduzione del costo dell’equity, gli analilisti di Kepler hanno peggiorato il rating su Unicredit da “buy” a “hold”.
A Piazza Affari nel pomeriggio il titolo Unicredit continua a viaggiare in territorio positivo, segnando un guadagno di oltre un punto percentuale a 4,294 euro, spinto al rialzo soprattutto dall’esito favorevole dell’asta di BOT di questa mattina.