Ad influire positivamente sono le indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, secondo cui i grandi gruppi europei delle telecomunicazioni stanno valutando la possibilità di creare una rete infrastrutturale paneuropea, in modo tale da unire i mercati nazionali del continente.
Secondo i rumors, l’idea sarebbe emersa nel corso di un incontro riservato tra il commissario Ue alla concorrenza, Joaquin Almunia, e i manager dei maggiori gruppi di telecomunicazioni, compresi Deutsche Telecom, France Telecom, Telecom Italia e Telefonica.
Sebbene si tratti di un progetto ancora in fase embrionale e sulla cui riuscita diversi operatori continuano ad essere molto scettici, gli analisti di Banca Akros hanno sottolineato che si tratta di un’iniziativa potenzialmente positiva per gli operatori di linea fissa, soprattutto per Telecom Italia che si trova in una posizione avanzata in quanto è già da diversi mesi che sta discutendo dello scorporo della rete.
A loro avviso, infatti, più che in sinergie operative, l’effetto positivo dell’integrazione è da individuare nella probabile accelerazione degli investimenti nella rete di nuova generazione. In altre parole, dunque, la creazione di valore deriverebbe da altri fattori, come ad esempio un miglioramento delle condizioni normative.