Tuttavia, durante la consueta conferenza stampa tenuta al termine della riunione, il presidente della Bce Mario Draghi ha ammesso che nel corso dell’incontro i membri del Consiglio direttivo hanno a lungo discusso su un eventuale taglio dei tassi di interesse, ma alla fine il consenso prevalente è stato per non modificare l’attuale politica monetaria.
Draghi ha inoltre evidenziato che con ogni probabilità la debolezza dell’economia europea proseguirà durante tutto il 2013 e che l’inflazione dovrebbe restare sotto il 2%.
Ebbene, a fronte di quanto detto dal numero uno della Bce nel corso della conferenza stampa, sono diversi gli analisti che prevedono un nuovo taglio dei tassi nella prima parte del prossimo anno. In altre parole, dunque, a loro avviso un nuovo taglio del saggio di riferimento sarebbe solo stato rimandato. Figurano tra questi gli analisti di Intesa Sanpaolo, secondo cui le nuove previsioni dello staff della BCE lasciano intende un nuovo taglio entro la fine della prima metà dell’anno.
Dello stesso parere anche gli esperti di Citigroup, i quali prevedono un taglio di un quarto di punto percentuale nel corso del primo trimestre del prossimo anno e non escludono ulteriori revisioni al ribasso nel corso dell’intero 2013. A loro avviso, infatti, alla luce delle nuove stime fornite dalla Bce, il saggio di riferimento potrebbe essere tagliato fino allo 0,25%.