Il rendimento medio dei BOT oggetto del collocamento è sceso allo 0,919% dall’1,347% registrato in occasione dell’asta di BOT a sei mesi tenuta lo scorso mese. In aumento la domanda, con un rapporto di copertura (differenza tra ammontare offerto e ammontare richiesto) che è passato all’1,65 contro l’1,52 dell’asta di ottobre.
Dopo la pubblicazione dei risultati dell’asta di questa mattina, lo spread BTP-Bund è calato a 326 punti base al tasso del 466%. Le borse europee continuano invece a viaggiare in territorio negativo, con il Ftse Mib che cede lo 0,41%, il Cac40 che registra una flessione dello 0,48%, il Dax che segna -0,22% e il Ftse 100 -0,35%. A spiccare è però soprattutto il calo registrato dalla Borsa di Madrid, superiore all’1%, sulla scia dell’annuncio del via libera dell’Antitrust della commissione Ue al processo di nazionalizzazione di quattro banche spagnole.
Dopo la conferma del trend a ribasso del rendimento dei titoli di Stato italiani, arrivata sia dall’asta di CTZ e BTP€i di ieri che da quella di BOT semestrali tenuta oggi, si attende un’analoga flessione anche per i BTP a cinque e dieci anni in asta domani (si veda “dettagli asta BTP a 5 e 10 anni 29 novembre 2012“).
Riguardo al collocamento di domani, in particolare, ha manifestato un certo ottimismo Chiara Cremonesi, fixed-income strategist di Unicredit, secondo cui, nonostante l’ammontare in asta sia alto (4-6 miliardi di euro), l’esito dovrebbe essere positivo in quanto la domanda da parte degli investitori rimane buona, come dimostrano le aste degli ultimi giorni.