Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso questa mattina fino a 1,2911 e attualmente quota poco sopra 1,2920 nel momento in cui le borse europee si apprestano a dare il via alle contrattazioni. La quotazione del cambio è scesa molto tra ieri e stamattina, tanto è vero che dai top di ieri il cambio ha perso praticamente un centinaio di pip in poche ore (-0,75%). A far ripartire le vendite sul cambio è stato l’accordo trovato dall’Eurogruppo sul nuovo salvataggio della Grecia, in quanto molte misure approvate sono subordinate alla ratifica dei parlamenti nazionali.
I timori degli investitori sembrano fondati, in quanto in particolare il Bundestag tedesco non ha mai fatto mistero di non approvare alcune misure incluse nel salvataggio di Atene. Da un punto di vista tecnico, il cambio è sceso vistosamente ma resta pur sempre inserito all’interno di un quadro tecnico rialzista di breve periodo grazie all’exploit avvenuto venerdì.
La perdita di momentum attuale potrebbe essere l’effetto naturale del ritracciamento dei prezzi in corso, per cui non è da escludere che già a partire dalle prossime ore si possa ripristinare il precedente trend rialzista principale. Il cambio euro/dollaro sembra alla ricerca di un punto di appoggio e potrebbe trovarlo in caso di return move verso la key area di 1,29. Non va escluso, però, che il cambio possa ripartire già dai livelli minimi attuali.
In caso di discesa verso 1,29 – 1,2880, il cambio euro/dollaro dovrebbe sperimentare una buona reazione bullish. I compratori potrebbero riprendere il controllo della situazione e spingere i prezzi verso il nuovo test di 1,30. Oggi il cambio non dovrebbe essere influenzato molto dai pochi dati macroeconomici in programma, mentre è atteso con interesse il Beige Book in programma stasera.