Il mercato dei metalli preziosi sta sperimentando da inizio anno una tendenza maggiormente favorevole all’argento rispetto all’oro, tanto che il metallo grigio sta performando circa il doppio rispetto ai classici lingotti d’oro. Da inizio 2012 l’argento guadagna il 21,5% circa e venerdì è tornato per la prima volta sopra quota 34 dollari l’oncia dopo un mese e mezzo. L’oro, invece, guadagna meno del 12% da inizio anno. Secondo Thomson Reuters Gmfs, nel 2013 la corsa al rialzo dell’argento continuerà fino a spingere i prezzi sopra la soglia psicologica di 50 dollari l’oncia.
Il prezzo dell’argento toccò un top ventennale sul finire di aprile 2011, quando la quotazione sfiorò proprio 50 dollari l’oncia. Da allora il prezzo dell’argento è stato caratterizzato da elevata volatilità, ma per ben tre volte negli ultimi 15 mesi è riuscito ad appoggiarsi sulla fondamentale area di supporto giornaliera di 26 dollari l’oncia. Se la previsione di Gfms dovesse realmente concretizzarsi nei prossimi mesi, vorrebbe dire che l’argento ha margini di apprezzamento di oltre il 47%.
Quest’anno la domanda industriale di argento dovrebbe scendere del 6%, a causa del rallentamento dell’economia globale. Ciò vuol dire che a spingere al rialzo i prezzi è quasi esclusivamente l’azione degli speculatori, che approfittano della politica monetaria ultra-espansiva delle grandi banche centrali e le politiche dei tassi a zero con aspettative di elevata inflazione a lungo termine.
Secondo il Silver Institute, però, entro il 2014 la domanda industriale di argento tornerà a crescere del 6%, grazie alla ripresa del ciclo economico nella seconda metà del 2013. Da un punto di vista tecnico, l’argento è ben impostato al rialzo ed entro fine mese potrebbe raggiungere 35,5 dollari. Se il trend rialzista dovesse consolidarsi tra 33 e 35 dollari, è probabile un ulteriore allungo entro fine anno con target a 37,5 – 38 dollari l’oncia.