La notizia del downgrade di Moody’s sul rating della Francia, che perde così il giudizio “Aaa”, ha rallentato la spinta al rialzo presente da un paio di giorni sul cambio euro/dollaro che stamattina è tornato a mostrare una quotazione inferiore a 1,28, dopo che ieri era salito fino a 1,2819. La Francia è stata bocciata da Moody’s al livello “Aa1” con outlook negativo. Il declassamento del dbeito sovrano transalpino potrebbe avere riflessi negativi sul cambio euro/dollaro, ma più in generale sull’intero mercato dell’euro.
C’è da dire, però, che le ultime revisioni al ribasso dei rating sovrani hanno sortito quasi sempre un effetto contrarian: dopo le iniziali vendite di reazione degli investitori alla notizia negativa, i mercati hanno poi mostrato un andamento spesso positivo senza curarsi più di tempo del downgrade. Tra l’altro oggi il focus dovrebbe essere sulla riunione straordinaria dell’Eurogruppo, che deciderà se concedere o meno già da oggi il prestito di 31,5 miliardi di euro alla Grecia.
Il mercato sta scommettendo sulla concessione della tranche di aiuti, che de facto eviterebbe nel breve termine il problema del default tecnico del paese. Ieri è stata una giornata positiva per l’euro, ma più in generale per i mercati finanziari che hanno mostrato una performance molto alta grazie anche alla possibilità di un imminente accordo sul fiscal cliff negli Stati Uniti.
Ora bisognerà vedere come si comporteranno gli investitori in questa seduta che si preannuncia già molto movimentata. Il cambio euro/dollaro è su resistenze importanti, per cui potrebbe anche perdere quota soprattutto in caso ddi mancato accordo sulla concessione del prestito alla Grecia. L’eventuale ritorno della negatività sui mercati spingerebbe il cambio verso 1,27.