Figura tra queste Morgan Stanley, che nel corso delle ultime ore ha comunicato di aver alzato il rating da “underweight” a “overweight” e il target price da 22 a 33 euro.
Il nuovo target price, che implica un potenziale upside del 30% rispetto al prezzo attuale, è stato definito in considerazione di un tasso composto medio annuo di crescita dell’utile per azione dell’11% per i prossimi tre anni, nonché di un rapporto tra il multiplo P/E e la crescita attesa per la società conservativo di 1,5 volte.
Contestualmente la banca d’affari statunitense ha sposato l’attenzione su uno scenario più ottimista (da “bear” a “bull”), soprattutto in considerazione del progressivo offuscamento delle preoccupazioni riguardanti la vitamina D e di alcuni test molto redditizi che sono stati già approvati o che sono vicini all’approvazione. In particolare, gli analisti vedono grandi opportunità per il LIAISON XL, per la nuova tecnologia CLIA e per la diagnostica molecolare, che secondo le previsioni dovrebbe assicurare una crescita organica dell’8-10%.
Diasorin, ricordiamo, ha archiviato il terzo trimestre dell’anno con un fatturato pari a 104,5 milioni, un Ebitda pari a 42,8 milioni e un Ebit di 35,4 milioni di euro. Il periodo compreso tra luglio e settembre è stato archiviato con un utile di 22,3 milioni, mentre la posizione finanziaria netta al 30 settembre 2012 è risultata positiva per 75,0 milioni di euro, ossia in crescita di circa 33 milioni rispetto al dato registrato ad inizio anno.