Ipo Sea azionisti contrari alla quotazione

Il Comune di Milano e F2i, il fondo che lo scorso anno è entrato nel capitale di Sea con una quota del 29,75%, secondo quanto riferito da alcune fonti avrebbero siglato un accordo di consultazione in forza del quale le parti si incontreranno più volte per fare il punto della situazione sull’iter dell’Ipo.

Nonostante l’accordo, tuttavia, il dialogo sembra difficile dal momento che il fondo continua a criticare la tempistica e le modalità della quotazione in Borsa della società aeroportuale.


Secondo quanto riportato da Reuters, che cita una fonte vicina a F2i, il fondo non è assolutamente contrario all’Ipo, semplicemente ritiene che la quotazione in Borsa così come è stata concepita dal Comune di Milano appare come un’occasione persa. In particolare, si punta il dito soprattutto sullo scarso flottante, previsto al 25% e che secondo il fondo rischia di incidere in maniera negativa sul valore dell’azienda, nonché sulla tempistica, dal momento che quella attuale è una fase molto difficile sia per i mercati che per il settore aeroportuale.

In altre parole, il fondo non riesce a capire l’urgenza di approdare a Piazza Affari, anche se al riguardo bisogna ricordare che, sebbene la quotazione sia attesa entro la fine dell’anno, il termine ultimo per effettuare l’aumento di capitale legato alla quotazione è stato fissato al 31 luglio 2014.

Attualmente, ricordiamo, il collocamento prevede un aumento di capitale e la cessione di una quota del 14,6% detenuta dalla Provincia di Milano. Di conseguenza, la quota del Comune si diluirebbe al 48,1% circa e quella di F2i al 26,1%.