La banca d’affari statunitense, in particolare, pur ribadendo rating “buy” sul titolo ha deciso di limare il prezzo obiettivo in vista dei conti relativi ai primi nove mesi dell’anno, che ricordiamo verranno diffusi dalla società il 26 ottobre prossimo.
Gli esperti prevedono infatti che, sebbene le attività dovrebbero confermare i profili di crescita del gruppo, l’utile netto risentirà dei costi di rifinanziamento e di un effetto quantificabile in 340 milioni di euro derivante dalla chiusura delle operazioni di copertura finanziaria con Eni. Da qui la decisione di ridurre le stime eps 2012 da 0,29 a 0,22 euro per azione.
Più nel dettaglio, Citigroup prevede per Snam, nel corso dei primi nove mesi dell’anno, un calo dell’utile netto del 6% a 517 milioni di euro. Al contempo, tuttavia, l’ebitda di Snam dovrebbe salire del 4% a 2.021 milioni di euro, soprattutto grazie ad una crescita solida nel settore dello stoccaggio del gas, nonostante una performance decisamente più modesta nella trasmissione a causa del calo dei volumi.
A poco più di un’ora dall’apertura della seduta il titolo cede oltre tre punti e mezzo percentuali a 3,41 euro. Secondo alcune fonti di stampa, tuttavia, lo scorso 10 ottobre i rappresentati del fondo sovrano del Qatar avrebbero incontrato a Roma alcuni esponenti del governo per valutare opportunità di investimento in Eni, Snam ed Enel, una notizia che se confermata andrebbe ad influire positivamente sull’andamento del titolo.