Il tasso di cambio euro/dollaro sembra poter rallentare la sua corsa al rialzo dopo essere venuto in contatto con la resistenza di area 1,3140. I prezzi si sono così fermati a pochi passi dalla resistenza-chiave di area 1,3170, che corrisponde ai livelli più alti da maggio scorso e ai top di metà settembre. A partire da ieri pomeriggio c’è stata una prevalenza di acquisti sul dollaro americano, che ha consolidato la sua forza a seguito dello scontro Hollande-Merkel sulla supervisione bancaria e dopo le notizie di violenti scontri ad Atene per protestare contro i programmi di austerità.
Il sentiment sta peggiorando, anche se dovrebbe trattarsi semplicemente di una pausa fisiologica dopo alcuni giorni caratterizzati da incessanti acquisti sui mercati finanziari. Il trend dell’euro potrebbe rallentare nel brevissimo periodo, ma al momento non ci sono indicazioni che possano far pensare ad un’inversione della tendenza rialzista.
Il cambio euro/dollato è sceso questa mattina a 1,3045, per cui è entrato a contatto con un’area di supporto molto importante posta a 1,3050. In caso di test positivo del supporto, potremmo assistere sin da questa mattina a una ripresa delle quotazioni con ritorno verso area 1,31; di converso, un test negativo del supporto potrebbe far aumentare la pressione ribassista con successivo target a 1,30. Da registrare anche il rallentamento di euro/yen, che ieri è salito sui massimi più alti da metà magggio scorso sopra 104.
Tuttavia, anche euro/yen è venuto a contatto con una resistenza-chiave, posta tra 103,85 e 104. Anche qui i compratori stanno tirando momentaneamente i remi in barca, con l’obiettivo magari di tornare a comprare euro contro yen in caso di ritorno sui supporti di breve periodo posti in area 103 – 102,80.