A spingere la banca d’affari a declassare il titolo della società operante nel settore petrolifero sono stati soprattutto i ritardi nei progetti offshore, che a suo avviso andranno inevitabilmente ad influire in maniera negativa sull’utile per azione.
Tra questi figura in prima linea l’ulteriore dilazione del progetto Southstream da 3 miliardi di dollari, che ricordiamo ha ad oggetto la costruzione di un nuovo gasdotto che connetterà Russia ed Unione Europea e che dovrebbe essere firmato nel primo trimestre 2013.
Tuttavia, nonostante il downgrade, gli esperti di Nomura continuano ad essere fiduciosi verso il modello di business di Saipem e si dicono sicuri delle ampie prospettive di crescita del gruppo nel medio periodo, soprattutto per quanto riguarda il settore dei sottomarini, per il quale si prevede un incremento piuttosto elevato nel corso del prossimo anno alla luce dei numerosi progetti che sono già stati approvati. Si stima inoltre sia nel 2013 che nel 2014 una espansione dei margini sostenuta da prezzi dell’energia più favorevoli e dalla capacità della società stessa di generare rendimenti superiori.
Sulle scelte degli investitori, oltre che il giudizio espresso da Nomura, influiranno anche i risultati realizzati dal gruppo nel corso del terzo trimestre dell’anno e che verranno diffusi il 24 novembre prossimo. A Piazza Affari il titolo Saipem segna in tarda mattinata una flessione di oltre cinque punti percentuali a 35,34 euro.