Il secondo fondo di F2i Sgr è stato lanciato ufficialmente con una dotazione iniziale di 575 milioni di euro, che potrebbe essere raddoppiata nei prossimi mesi. Il nuovo fondo di F2i, guidato dall’amministratore delegato Vito Gamberale, dovrebbe investire questi importi nelle infrastrutture strategiche necessarie per rilanciare la competitività del paese. Si parla già di nuovi obiettivi, dopo le reti, gli aeroporti e le telecomunicazioni. Nel mirino del secondo fondo di F2i ci sarebbero autostrade e rifiuti.
L’ad Vito Gamberale si è detto molto soddisfatto per aver superato il target del first closing, ritenuto come un segnale di fiducia importante per l’Italia in questa delicata fase storica per il paese. Secondo quanto emerge da uno studio della First Boston commissionato proprio dalla sgr, da qui al 2015 in Italia ci sarà spazio per quasi 8 miliardi di euro di risorse fresche, da utilizzare nel settore delle tlc, dle reti elettriche, delle autostrade e dei rifuti.
Nel settore ambiente F2i ha già stabilito una partnership con Iren per l’acquisizione del termovalorizzatore di Torino detenuto da Trm, mentre nelle autostrade qualcosa si potrebbe muovere nei prossimi mesi. In particolare è in gioco la cessione delle quote di Serravalle da parte della Provincia e del Comune di Milano, che detiene ancora il 71,5% del capitale.
Ora, con il lancio del fondo-bis, la dotazione della Sgr è pari a 3 miliardi di euro circa. F2i punterà a un maggiore ribilancimaneto del portafoglio: 48% nelle reti (energia, acqua, tlc), 10% energie rinnovabili e ambiente, 42% trasporti: mezzo miliardo di euro potrebbe essere investito nelle autostrade, 750 milioni negli aeroporti.