Più nel dettaglio, secondo i dati diffusi, per Fondiaria Sai risultano non sottoscritte il 21,57% delle nuove azioni ordinarie e il 78,74% delle azioni di risparmio di categoria B, mentre per Unipol risultano non sottoscritte il 20,34% delle azioni ordinarie e il 34,64% delle azioni privilegiate. L’ammontare che risulta scoperto, dunque, si è rivelato essere superiore rispetto a quello ipotizzato dalle indiscrezioni circolate nel corso degli ultimi giorni.
A fronte di tali risultati, le banche facenti parte del consorzio di garanzia dovranno sottoscrivere complessivi 427 milioni di euro, escludendo la quota del 4,9% che Unipol si è impegnata a sottoscrivere in Fondiaria Sai dopo la chiusura dell’operazione di ricapitalizzazione. Mediobanca e Unicredit, dunque, arriveranno a detenere singolarmente il 5,4% di Fondiaria Sai e il 4,8% di Unipol, ossia il 2% della nuova entità post fusione.
Le banche del consorzio di garanzia hanno già fatto sapere di non essere intenzionate ad attuare cessioni ad un prezzo inferiore rispetto a quello di sottoscrizione e che le vendite saranno coordinate. Secondo gli esperti, tuttavia, l’inoptato potrebbe influire sull’andamento in Borsa dei titoli delle due compagnie assicurative, anche se visto l’andamento degli ultimi giorni non si esclude che la gestione potrebbe essere più breve del previsto.
A Piazza Affari nel primo pomeriggio il titolo Fondiaria Sai cede oltre cinque punti percentuali a 1,019 euro, mentre Unipol cede oltre due punti e mezzo percentuali a 2,01 euro.