La volatilità dovrebbe aumentare a vista d’occhio nelle prossime ore, considerando che sarà comunicato anche il dato del pil nel secondo trimestre dell’anno in corso (stima preliminare), che è atteso a -0,4% a/a. Il tasso di cambio euro/dollaro – che ieri era sceso nell’intraday fino a 1,25 – è tornato a salire con decisione e attualmente la quotazione del cambio euro/dollaro è superiore a 1,2620.
I prezzi sono ormai molto vicini all’area di resistenza compresa tra 1,2630 e 1,2640. In caso di breakout esplosivo, i prezzi dovrebbero salire ulteriormente puntando alla prossima resistenza giornaliera di 1,27 prima e 1,2750 poi. Tuttavia, se l’azione dei venditori dovesse essere tale da respingere ancora una volta l’assalto dei buyers, il cambio potrebbe invertire bruscamente configurando una possibile contesto di “sell on news”.
Infatti, finora il cambio euro/dollaro è salito sulle aspettative del nuovo Smp della Bce. Ora, se il piano dovesse essere effettivamente attuato, è possibile una discesa delle quotazioni di breve periodo in quanto chi aveva scommesso sull’intervento della Bce potrebbe decidere di prendere profitto e di aspettare prezzi più bassi per prendere nuovamente posizione al rialzo.