Si considerati immobili il suolo, le sorgenti e i corsi d’acqua, gli alberi, gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo a scopo transitorio, e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo, oltretutto sono considerati immobili anche i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando sono saldamente assicurati alla riva o all’alveo e sono destinati ad esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione.
I prezzi degli immobili nonostante le previsioni negative fatte all’apice della crisi non hanno subito un crollo intenso, ma scivolano intorno ad un 5% per gli immobili più lussuosi, mentre un calo del 10-15% per quelli meno lussuosi.
Durante l’anno in corso i prezzi scenderanno ancora del 5% circa, con un trend peggiore per le case della periferia urbana, in Italia c’è stata una maggiore tenuta dei prezzi rispetto al resto del’Europa ,in altri paesi come la Gran Bretagna e La Spagna è caduta drasticamente, vedi anche la costruzione precaria delle case di questi paesi effettuate con materiali molto scadenti.
Bisognerà aspettare la fine della crisi per poter investire negli immobili infatti le due forze contrastanti cercano un vero e proprio affare, il mercato potrebbe essere riavviato entro la fine del 2010 quando i proprietari delle case si lasceranno convincere con prezzi molto bassi ad acquistare casa.
Di seguito la tabella con la variazione dei prezzi delle case.