Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato Enrico Cucchiani nel corso della conference call tenuta nei giorni scorsi subito dopo la diffusione dei risultati realizzati dal gruppo bancario nel corso del primo semestre dell’anno, andando così a sciogliere i dubbi sorti nel corso delle ultime settimane a fronte della circolazione di rumors e previsioni contrastanti.
Intesa Sanpaolo, ricordiamo, ha archiviato il periodo compreso tra gennaio e giugno con proventi operativi netti pari a 8.944 milioni di euro, in crescita del 2,6% rispetto agli 8.720 milioni del primo semestre 2011, mentre il risultato della gestione operativa è risultato pari a 4.494 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto ai 4.184 milioni del primo semestre 2011, con un cost/income ratio in miglioramento al 49,8% rispetto al 52% del primo semestre 2011. L’utile netto consolidato si è attestato a 1.274 milioni di euro, ossia in calo del 9,1% rispetto ai 1.402 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Al 30 giugno 2012 i coefficienti patrimoniali hanno registrato un miglioramento, con il Core Tier 1 ratio al 10,7% (10,1% al 31 dicembre 2011) e il Tier 1 ratio all’ 11,7% (11,5% a fine 2011), mentre il coefficiente patrimoniale totale è risultato pari al 14,2% (14,3% a fine 2011). Tali coefficienti sono stati calcolati applicando le regole di Basilea 2 foundation e tenendo conto dei dividendi maturati nel semestre per l’esercizio 2012.