Ieri l’euro ha vissuto una giornata molto difficile. Il cambio euro/dollaro è crollato fino in area 1,2360, dopo essere stato sopra 1,25 per gran parte della mattinata prima della diffusione dei tassi BCE. Il breakout della volatilità di ieri è stato davvero importante. Ora, in caso di rottura del supporto di area 1,2360-50, è molto probabile un proseguimento del trend ribassista di breve periodo con target verso i minimiannuali toccati lo scorso primo giugno a 1,2287.
Oggi è in programma il report sull’occupazione americana. I non-farm payrolls sono attesi leggermente in crescita rispetto al mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione è previsto invariato all’8,2%. Anche questo dato potrebbe far aumentare ancor di più la volatilità di breve periodo. Tuttavia, se il risultato dovesse essere negativo, o inferiore alle attese degli analisti, è probabile il proseguimento del clima di risk off che potrebbe favorire ancora il dollaro americano.
L’eventuale consolidamento della tendenza ribassista su base daily potrebbe spingere il cambio euro/dollaro fino in area 1,20 nei prossimi giorni, anche se bisognerà capire anche cosa verrà decisivo nell’Eurosummit del 9 luglio. L’outlook per il cambio euro/dollaro resta al momento molto negativo.