Secondo il presidente della società petrolifera, Saras può “fronteggiare le attuali difficoltà meglio degli altri concorrenti europei, grazie alla tradizionale solidità patrimoniale del gruppo e ai confortanti flussi di cassa derivanti dagli investimenti realizzati nel recente passato, anche per sviluppare la generazione di energia elettrica con l’utilizzo dei prodotti meno nobili del ciclo di raffinazione”.
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Secondo il top management, se il cambio euro/dollaro resterà stabile nel 2012 sui valori correnti così come lo scenario macro e i margini di raffinazione, Saras potrebbe chiudere il 2012 con un Ebitda intorno ai 400 milioni di euro e un Ebit vicino ai 181 milioni dello scorso anno. L’indebitamento è previsto in calo di 100 milioni, per cui a fine anno potrebbe scendere intorno a 550 milioni di euro.
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Stamattina in borsa il titolo saras perde il 2,57% a 0,7 euro, mentre venerdì aveva chiuso con un calo vicino al 3%. Da inizio anno le azioni Saras sono in calo del 38%. Secondo Cheuvreux il titolo farà peggio del mercato (underperform), mentre Mediobanca e Intermonte sono “neutral” sul titolo. Centrosim ed Equita, invece, consigliano il “buy”, mentre Banca Imi rilancia un “add” (cioè aggiungere le azioni in portfolio).