Il buon andamento mostrato ieri potrebbe essere il frutto dei rumors che vogliono la BCE e l’UE impegnate per attuare segretamente un piano salva-banche e sulle aspettative di una riduzione dei tassi di interesse nella riunione di domani. C’è anche chi si aspetta nuove misure di stimolo monetario da parte di Mario Draghi, ma la sensazione è che ci siano maggiori possibilità di vedere soltanto i tassi scendere al minimo storico dello 0,75% dall’1%.
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Da un punto di vista tecnico, il cambio euro/dollaro potrebbe approfondire il rimbalzo fino a 1,2570 prima e 1,2620 poi. Si tratta delle prossime due resistenze importanti di breve periodo, che a questo punto sembrano alla portata del cambio soprattutto in caso di tenuta di area 1,25.
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Tuttavia, in caso di breakout ribassista esplosivo di 1,25, il cambio euro/dollaro potrebbe riprendere la strada del ribasso e puntare velocemente a quota 1,24. A quel punto, a seguito di una fase di consolidamento, il cambio potrebbe tornare senza problemi a testare i precedenti minimi di periodo di area 1,2290 con target successivo a 1,20.