Produzione Opec ai massimi dal 2008

Il crollo dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali è coinciso anche con il netto incremento della produzione Opec, che a maggio è salita fino alla media di 31,8 milioni di barili al giorno per cui ai massimi dal 2008. Il motivo principale è riconducibile alle maggiori estrazioni di greggio dell’Arabia Saudita. Secondo quanto emerge dall’ultimo survey dell’Opec, Riyad ha prodotto 100mila barili in più rispetto ai target prestabiliti raggiungendo il picco più alto dell’ultimo decennio a quota 10,1 milioni di barili al giorno.

L’aumento della produzione Opec è stato uno dei fattori decisivi per calmierare le quotazioni del greggio, che a maggio sono letteralmente crollate sia per il riferimento americano Wti sia per quello europeo del Mar del Nord. Stamattina il petrolio Wti è nuovamente in forte calo a 89,6 dollari al barile, molto vicino al raggiungimento dei minimi di area 89,2 dollari toccati 7 giorni fa. A maggio il petrolio Wti è passato da area 106,8 dollari fino a 89,2 dollari: si tratta di una perdita del 20% circa.

CROLLO PREZZI PETROLIO MAGGIO 2012

In calo anche le quotazioni del Brent, che si stanno avvicinando alla soglia dei 100 dollari al barile. Ritornando alla produzione Opec, c’è da dire che c’è stato un aumento dell’output anche per la Nigeria mentre l’export di Iran e Libia si è ridotto drasticamente. Complessivamente la produzione sta viaggiando a una media di 2 milioni di barili al giorno in più del tetto prefissato.

SPREAD PETROLIO WTI-BRENT A 5$ A FINE 2012 SECONDO GOLDMAN SACHS

La crisi del debito sovrano europeo, l’aumento dell’offerta e le aspettative di hard landing in Cina stanno impattando negativamente sui prezzi del greggio. Il trend dovrebbe proseguire ancora nei prossimi mesi. Secondo gli analisti di Bnp Paribas, il target per il petrolio Brent è ora a 115 dollari con una riduzione di 4 dollari rispetto alla stima precedente per il 2012.