A seguito di tale revisione, in particolare, le stime sull’andamento dei volumi totali nel 2012 è stato ridotto da 0/-1% a -1%/-2%. I ricavi complessivi attesi sono invece ora pari a 6,45 miliardi di euro dai 6,6 miliardi previsti in precedenza, ma comunque in crescita del 14% rispetto ai 5,65 miliardi del 2011.
► MIGLIORI DIVIDENDI 2012 FTSE MIB
Le previsioni sul margine Ebit sono rimaste invariate, tale dato è infatti atteso sopra al 12%, mentre il risultato operativo si prevede sarà non inferiore ad 800 milioni di euro. La stima dell’impatto negativo derivante dal costo delle materie prime è stata invece ridotta da 140 milioni di euro a 90 milioni di euro.
► ACQUISTO AZIONI PIRELLI CONSIGLIATO DA EQUITA
Per tener conto del rallentamento della domanda, il management ha previsto investimenti per 500 milioni di euro circa, in calo rispetto ai circa 560 milioni di euro precedentemente stimati. La previsione sulla posizione finanziaria netta è stata confermata passiva per un valore inferiore a un miliardo di euro, una stima che non include l’eventuale dividendo che sarà distribuito agli azionisti.
La revisione al ribasso delle stime per l’esercizio 2012 è stata decisa dopo l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione dei risultati realizzati nel corso del primo trimestre dell’anno, che ricordiamo è stato archiviato con ricavi in crescita dell’11,1% a 1,55 miliardi di euro e un utile netto pari a 125,3 milioni di euro, in crescita del 54% rispetto agli 81,4 milioni di euro del primo trimestre 2011.