La Spagna non è l’unica a far paura ai mercati. C’è anche l’incognita legata alle presidenziali in Francia e l’incertezza politica in Olanda e Grecia. Il futuro dell’euro resta in bilico, in quanto un eventuale spaccatura politica nell’Uem provocherebbe quasi certamente un tracollo della moneta unica europea e dei titoli di stato. Il rischio è vedere il Bund continuare a segnare nuovi top asosluti a rendimenti reali negativi ed assistere contestualmente ad un nuovo boom degli spread sovrani.
► RATING SPAGNA TAGLIATO DA S&P A BBB+
Da un punto di vista tecnico il tasso di cambio euro/dollaro potrebbe nuovamente dirigersi verso l’area di supporto di 1.30 per tentare di effettuare il breakout decisivo. Se la rottura dovesse avvenire, il cambio potrebbe scendere velocemente fino a 1.2850 prima e 1.26 poi aggiornando così anche i livelli minimi di gennaio scorso.
► EURO VA SVALUTATO DEL 30% NEL 2012 SECONDO ROUBINI
Nonostante le misure espansive della BoJ, potrebbe crollare nuovamente anche euro/yen in caso di perdita di 104.50. I target successivi diventerebbero 103.30 prima e 102 poi. Per quanto riguarda, invece, il cambio euro/sterlina si può prevedere un proseguimento della tendenza ribassista con target minimo sulla soglia psicologica di 0.80, ma più probabilmente fino a 0.78.