Alla fine Rutte si è arreso e ora ha aperto la strada alle elezioni in autunno. Il rating dell’Olanda è così sempre più a rischio. Al momento Amsterdam gode del giudizio di massima affidabilità creditizia, ma l’incertezza politica e i timori che non si riesca a portare il deficit sotto il 3% del pil entro il 2013 potrebbero ben presto portare le agenzie di rating a tagliare il giudizio AAA. L’Olanda, dunque, ha sempre più un piede fuori dal club dei virtuosi d’Europa, dove al momento figura insieme a Germania, Lussemburgo e Finlandia.
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Qualche giorno fa Chris Pryce di Fitch ha dichiarato in un’intervista rilascia al Daily Telegraph che il debito olandese è “nel mirino di una valutazione negativa”. Il peggioramento dell’outlook a “negativo” sarebbe l’anticamera per un downgrade sul rating. L’Olanda è entrata in recessione nel secondo semestre dello scorso anno e deve fare i conti con debiti ipotecari oltre il 100% del pil. Intanto, lo spread tra il decennale olandese e quello tedesco continua ad allargarsi, mentre sale anche il costo dei CDS per assicurarsi contro un possibile default dello stato.
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