L’hard landing paventato da molti analisti si sta concretizzando sempre più in questo primo scorcio del 2012, tanto che anche i vertici del governo centrale hanno abbassato le stime sulla crescita del pil. La borsa di Shanghai è in calo, ma nel frattempo la Banca Centrale cinese (PBOC, People’s Bank of China) ha deciso di aumentare la flessibilità del tasso di cambio USD/CNY, cioè dollaro americano vs yuan cinese. Nel week-end la PBOC ha annunciato che a partire da oggi la fluttuazione del cambio non avverrà più nella banda di oscillazione +0,5%/-0,5% bensì +1%/-1%.
► PREVISIONI DOLLARO/YUAN APRILE 2012
Secondo l’analista per i mercati valutari di Intesa SanPaolo, Asmara Jamaleh, “la decisione di allargare la fascia di oscillazione dello yuan va inserito nel contesto di un percorso che va nella direzione della libera fluttuazione della valuta cinese”. Sebbene si ritiene che lo yuan sia sottovalutato di almeno un 30% rispetto al biglietto verde, il contesto attuale di mercato potrebbe portare gli investitori ancora a preferire il dollaro americano rimandando gli acquisti sulla valuta cinese quando le condizioni economiche saranno migliori di quelle attuali.