L’euro non ha vissuto, però, una giornata in tensione. In particolare, il tasso di cambio euro/dollaro ha mantenuto un andamento lateral-rialzista tipico dei pullback successivi ai forti strappi ribassisti. Per ora i prezzi continuano ad impattare negativamente sulla resistenza di area 1.3150, ma potrebbero anche salire fino a 1.3180 – 1.32 in caso di partenza positiva delle borse continentali. Il trend ribassista, però, sembra solido e ben presto dovrebbe tornare a farsi sentire. Su queste aree di resistenze dovrebbe completarsi una nuova fase di distribuzione prima del fisiologico ritorno delle vendite.
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Il primo indizio del ritorno del bearish trend dovrebbe essere la perdita del supporto di brevissimo periodo posto a 1.3090. In caso di accelerazione ribassista verso 1.3050, sarà poi difficile frenare la discesa delle quotazioni che dovrebbe andare a testare il supporto di 1.3030 prima e la soglia psicologica di 1.30 poi. Da qui potrebbe esserci una reazione tecnica, mentre in caso di breakout di 1.30 dovrebbe iniziare una nuova robusta fase discendente con primo target a 1.2870.
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