Il dollaro americano si è rafforzato con decisione contro la maggior parte delle valute, così il tasso di cambio euro/dollaro è letteralmente precipitato dai top intraday di 1.3485 scendendo fino a 1.3314. Nel report di ieri non avevamo escluso del tutto un brusco ridimensionamento del cambio, considerando le troppe variabili in gioco. I target previsti in caso di discesa dei prezzi erano 1.3350 prima e 1.3280 poi, ma l’idea era quella di un prezzo obiettivo a più giorni. In realtà, già ieri c’è stata una discesa di oltre 150 pip dai top intraday per cui anche il secondo obiettivo è vicino.
Nel pomeriggio sono attesi nuovi importanti market mover (sussidi per la disoccupazione, ISM manifatturiero, spesa in costruzioni, etc.), ma con un impatto solitamente meno rilevante rispetto a tutti quelli pubblicati ieri. In linea generale, la sensazione è che siamo vicini a un’inversione del trend rialzista e che un ritorno in area 1.3380-1.34 potrebbe calamitare l’attenzione di nuovi venditori. Insomma, un pullback verso l’alto è possibile dopo le perdite di ieri ma il trend potrebbe aver definitivamente preso una nuova direzione.