Valeri ha spiegato di aver cambiato completamente le sue previsioni lo scorso 8 dicembre, giorno in cui la Banca centrale europea ha annunciato che per fronteggiare la situazione di crisi avrebbe concesso liquidità illimitata alle banche all’1% per tre anni.
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A seguito di tale decisione sono stati prelevati 500 miliardi lo scorso dicembre, mentre per fine febbraio si prevede che ne verranno prelevati altri 1.000 miliardi, a cui si aggiungerà poi la terza tranche di marzo. La decisione della Bce di mettere a disposizione delle banche del Vecchio Continente liquidità illimitata, secondo Valeri, altro non è che il corrispettivo europeo del quantitative easing della Fed.
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Inoltre, secondo Valeri, la situazione degli USA è solo apparentemente migliore rispetto a quella europea. Il manager, infatti, ha spiegato che negli Stati Uniti dopo due anni di quantitative easing l’economia ha registrato una netta ripresa, tuttavia il deficit commerciale e statale rimangono elevatissimi. Al contrario, invece, l’Europa nel suo insieme non ha un deficit strutturale e gli aggiustamenti in corso presto la renderanno decisamente più competitiva, interventi che invece gli USA non hanno ancora neanche lontanamente iniziato a fare.
Per quanto riguarda l’Italia, in particolare, Valeri ha spiegato che Monti è molto stimato all’estero, aggiungendo che grazie ai suoi interventi il deficit di bilancio sarà ridotto a zero e ci saranno al contempo dei notevoli miglioramenti nel deficit commerciale.