fed pronta a taglio tassi

Fed pronta al primo taglio dei tassi in 10 anni

La Federal Reserve americana è pronta al taglio dei tassi di interesse, qualcosa che non accadeva da 10 anni: questa riduzione, compresa tra lo 0,25% e lo 0,5% sta tenendo con il fiato sospeso i mercati di tutto il mondo anche se oramai viene data per scontata.

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dollaro

L’influenza della Fed sul mercato forex

Photo Credits - ERNESTO BENAVIDES - AFP - Getty Images - 186220181Le previsioni forex della prima settimana di dicembre hanno sicuramente dato modo di pensare a tutti gli esperti del settore quelle che sono le possibili situazioni che si possono andare a creare nell’ultimo mese dell’anno. Infatti sono in molto ad attendere i cosiddetti rally di Natale. Quest’ultimi sono costituiti dalle rapide impennate dei prezzi in quelli che sono i mercati. Questi eventi arrivano quanto si presenta situazioni che a ridosso delle feste natalizie portano un rialzo nei rapporti economici prima della fine dell’anno.

Previsioni su Oro e Argento 1° marzo 2012

Ieri è avvenuta una brusca battuta d’arresto per i metalli preziosi, che hanno pagato a caro prezzo le dichiarazioni del governatore della Federal Reserve. Infatti, Ben Bernanke ha praticamente escluso un nuovo programma di quantitative easing, cioè una nuova iniezione di liquidità nel sistema. Così, mentre lo scorso 25 gennaio ci fu un exploit dei mettali preziosi quando fu annunciato il mantenimento dei tassi di interesse allo 0,25% fino al 2014, ieri è avvenuto un crollo verticale con perdite rilevanti sia per il gold che per il silver. Il sell-off sull’oro dai top intraday ha provocato una perdita intraday superiore al 6%.

Euro in ripresa dopo dichiarazioni Fed

Alle parole pronunciate dal presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, gli analisti hanno attribuito il merito di aver risollevato l’euro dai livelli minimi registrati negli ultimi giorni nei confronti del dollaro, anche se la debolezza della moneta europea resta ancora pressoché intatta.

A rendere fragile l’auro, infatti, sono i timori relativi alla crisi del debito sovrano, accentuati dalla diffusione da parte dell’Eurostat dei dati relativi al deficit dei paesi europei e che vede tra i paesi più a rischio Grecia, Irlanda, Gran Bretagna e Spagna.