Oltre a Prada, dunque, tra le Ipo 2011 del settore moda resta Ferragamo, che contrariamente al marchio della stilista Miuccia Prada ha scelto di puntare sul made in Italy e di quotarsi quindi alla Borsa di Milano. Il gruppo ora attende solo l’ok definitivo dalla Consob.
La data di avvio dell’offerta finalizzata alla quotazione in Borsa, così come pura la data di avvio delle negoziazioni e tutti gli altri dettagli non sono ancora stati resi noti. Secondo le prime indiscrezioni a seguito dell’operazione sarà quotata in Borsa il 25% della società, ossia una parte del capitale fino ad oggi in mano alla Ferragamo Finanziaria, proprietaria ad oggi di una quota del 62,88%, mentre una quota dell’8% appartiene al finanziare di Hong Kong Peter Woo e la restante parte è nella mani dei singoli componenti della famiglia. Anche dopo la quotazione in Borsa, dunque, il controllo della società verrà mantenuto dalla famiglia.
Nell’ambito dell’operazione di quotazione in Borsa il ruolo di global coordinator è svolto da J.P. Morgan e Mediobanca, che proprio in vista della quotazione in Borsa ha realizzato un report diffuso ieri da Reuters e dal quale emergono quelle che sono le sue previsioni su Ferragano nel 2011 e nel biennio successivo. Mediobanca, in particolare, prevede che il gruppo riuscirà a realizzare nell’anno in corso un fatturato pari a 903 milioni di euro, un Ebitda di 151 milioni e un utile netto pari a 81 milioni.