Allo scoccare della mezzanotte è iniziato negli Stati Uniti lo spoglio per decidere chi sarà il nuovo presidente americano tra il candidato democratico Barack Obama e il candidato repubblicano Mitt Romney. Bisognerà anche rinnovare la Camera dei Rappresentati, un terzo del Senato e undici governatori. Lo spoglio è iniziato, come ormai avviene dal 1960, a Dixville nella contea di Coos nel New Hampshire. Per la prima volta nella storia i candidati alla Casa Bianca sono in parità: cinque voti sono andati a Obama, cinque a Romney.
A Dixville hanno quasi sempre vinto i repubblicani, tranne nel 2008 quando vinse Obama. Il risultato fa profilare un lungo testa a testa e grande incertezza sul risultato finale. Alla chiusura dei seggi in Virginia, alle ore 19, potrebbe arrivare il verdetto definitivo. Infatti, la Virginia è uno stato chiave per Romney con 13 grandi elettori. Non a caso ieri Romney ha concentrato molti dei suoi ultimi sforzi della campagna elettorale proprio in Virginia con due tappe.
Se Obama dovesse vincere in Virginia, l’esito finale sarebbe quasi scontato con la vittoria che dovrebbe andare quasi certamente al presidente uscente. Altrimenti bisognerà aspettare le ore 19,30, quando termineranno gli spogli in Ohio, fondamentale con i suoi 18 grandi elettori. Un’eventuale vittoria di Romney in Ohio potrebbe rivelarsi decisiva, altrimenti Obama potrebbe vincere ancora una volta visto che nella storia nessun candidato repubblicano è mai diventato presidente senza aggiudicarsi questo stato.
Se l’Ohio andasse a Obama, il presidente uscente potrebbe permettersi di perdere ancha Colorado, Florida e Virginia. In Florida la posta è molto alta con 29 grandi elettori, uno stato-chiave per Romney. Alle ore 21 si chiuderanno i seggi in Colorado, Iowa e Wisconsin. In attesa del risultato finale, ieri Wall Street ha chiuso in territorio positivo ma senza brillare particolarmente. Stamattina borse europee contrastate e spread invariati.