L’economia britannica sta attraversando un momento molto delicato, al quale va aggiunta la pressione generata dalle recenti dichiarazioni del premier David Cameron sulla possibile uscita dall’Unione Europea da parte del Regno Unito. Mentre la borsa londinese viaggia sui livelli più alti degli ultimi quattro anni, sul forex la sterlina è in grande difficoltà contro le valute più importanti. La debolezza del pound riflette lo stato di salute deficitario dell’economia di Sua Maestà, che rischia la terza recessione in quattro anni dopo la contrazione del pil oltre le attese nell’ultimo trimestre del 2012.
Infatti, il pil inglese si è contratto dello 0,3%, mentre gli analisti si aspettavano una diminuzione dello 0,1%. Nel terzo trimestre del 2012 era avvenuta una crescita dello 0,9%, che però si è dimostrata un caso isolato dovuto all’effetto positivo e temporaneo delle Olimpiadi a Londra. La Gran Bretagna è dunque a un passo dalla sua terza recessione dal 2008.
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A questo punto sembra sempre più probabile il taglio del rating AAA da parte delle agenzie di valutazione internazionali del merito di credito, nonostante l’ottimo livello di occupazione che fa da contraltare ai gravi problemi dell’Europa continentale. Ad ogni modo alla Royal Bank of Scotland la view è negativa. Gli esperti di Rbs sottolineano che l’economia britannica si è trovata in queste condizioni solo dopo la prima e la seconda guerra mondiale.
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Insomma, siamo su livelli forse anche peggiori della Grande Depressione. Stephen Boyle, chief economist di Rbs, ha dichiarato che l’attuale performance economica “al di fuori dei periodi bellici, è la peggiore dal 1830, prima ancora che la regina Vittoria salisse al trono”. Sul forex la sterlina è crollata ai minimi degli ultimi 5 mesi sul dollaro a 1,5714 e ai minimi da dicembre 2011 sull’euro a 0,8553.