A spingere al rialzo l’azione dell’azienda di Collecchio è stato l’annuncio di questa mattina del gruppo francese Lactalis, che ha comunicato di aver lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria e totalitaria sulle azioni di Parmalat verso un corrispettivo pari a 2,60 euro per azione, ossia un prezzo che include un premio del 21,3% rispetto alla media del valore della quotazione in Borsa di Parmalat nel corso dell’ultimo anno.
Nello stesso comunicato tramite cui è stato annunciato il lancio dell’Opa, Lactalis ha anche specificato che questa sua offerta ha come obiettivo la trasformazione di Parmalat in un’azienda leader mondiale nella produzione di latte confezionato.
La notizia, a prescindere dalle sue conseguenze sul destino di Parmalat, ha giovato non poco all’andamento della del titolo in Borsa poichè ha riacceso l’appeal speculativo sulla quotazione, motivo per il quale stamane gli analisti di Banca Imi hanno comunicato di aver assegnato il rating in revisione da “add” su Parmalat con target price a 2,6 euro.
Gli analisti della banca d’affari, in particolare, hanno spiegato di aver preso questa decisione soprattutto perchè sono convinti del fatto che l’offerta di Lactalis avrà un impatto positivo sull’andamento della quotazione, soprattutto alla luce del fatto che con ogni probabilità verrà presentata una controfferta.
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