Per un investitore alla prime armi, tuttavia, fare un’analisi del genere non è affatto semplice, per questo motivo quando si ha poca esperienza è possibile servirsi dei giudizi delle banche d’affari, tra le cui funzioni figura proprio l’analisi delle aziende quotate in Borsa e che al termine della loro indagine esprimono un giudizio chiamato appunto rating.
I rating utilizzati per esprimere un giudizio sui titoli quotati in Borsa sono i seguenti:
– Strong buy: comprare senza alcun ombra di dubbio
– Speculative buy: comprare ma solo in ottica speculativa
– Neutral: una performance in linea con quella del mercato di riferimento
– Buy: comprare
– Underperform: una performance peggiore rispetto a quella del mercato
– Outperform: una performance migliore rispetto a quella del mercato
– Overvalued: sopravvalutato dal mercato
– Overweight: sovrappesare
– Reduce: ridurre
– Equalweight: pesare correttamente
– Sell: vendere
– Underweight: sottopesare
– Undervalued: sottovalutato dal mercato
– Under Review: messo sotto osservazione
Per scegliere i titoli su cui investire, oltre ai giudizi delle banche d’affari, è consigliabile leggere le regole di Gann e dare un’occhiata alla teoria di Dow sull’analisi tecnica. Da non sottovalutare il fattore tempo, in quanto per ottenere un buon rendimento bisogna anche capire bene quando investire in Borsa.