Non ha influito negativamente sull’euro l’asta flop di ieri dei Bund tedeschi a 30 anni: il tasso lordo al 2,4% ha raffreddato l’interesse degli investitori (collocati solo 2,4 miliardi su 3 previsti). Il buon andamento dei listini azionari, soprattutto quelli europei, sta spingendo al rialzo l’euro contro dollaro e yen. Il cambio euro/dollaro è salito sopra 1.3230 ed è ormai prossimo al raggiungimento della resistenza di area 1.3250. Qui è possibile attendersi una maggiore opposizione dei venditori, che potrebbero scommettere su un ritorno in area 1.3180 prima e 1.3150 poi.
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Se il cambio dovesse riuscire a superare anche 1.3250, l’obiettivo successivo diventerebbe 1.3280 – 1.33. Su questi livelli non sarà di certo facile mettere in atto un nuovo strappo al rialzo, mentre potrebbero partire le vendite con target di breve-medio periodo. Con tutta probabilità l’andamento del cambio, ma più in generale dei mercati, sarà influenzato dall’asta odierna dei BoT semestrali italiani per 8,5 miliardi di euro e da quella dei BTP a 5-10 anni in programma domani. Il ritorno della negatività dovrebbe avvenire in caso di discesa decisa sotto 1.3180.
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