In attesa della pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti, in programma questo pomeriggio, sul forex il tasso ddi cambio euro/dollaro continua il suo spettacolare rally spingendosi fin sopra 1,36. Il cambio ha aggiornato i nuovi massimi a 14 mesi a 1,3640. Il mese di gennaio si è chiuso con un apprezzamento del cambio del 3,1%. Bisogna ricordare che, sul finire di luglio 2012, il cambio euro/dollaro quotava in area 1,2040 e sembrava destinato a scendere fin sotto 1,20.
Oggi la situazione è completamente capovolta, complice le rassicurazioni sull’irreversibilità della moneta unica arrivate dal numero uno della Bce, Mario Draghi, e il miglioramento della crisi dei debiti sovrani europei grazie alle misure di consolidamento fiscale messe a punto dai paesi membri dell’area euro più deboli. Inoltre, negli ultimi mesi è aumentato sempre più l’appetito per il rischio che ha spinto gli investitori a comprare asset più rischiosi.
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Un’altra motivazione legata al forte apprezzamento dell’euro sul forex è legata alla cosiddetta “guerra delle valute”. Le banche centrali di Giappone, Stati Uniti e Regno Unito hanno la possibilità di mettere a punto politiche di svalutazione competitiva delle monete nazionali per sostenere le proprie economie, attraverso l’iniezione di enormi flussi di liquidità nel sistema e mantenendo i tassi vicini allo zero.
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La Bce non ha queste “armi valutarie” se non lo scudo anti-spread, che però è finito in soffitta da quando la situazione finanziaria in Europa si è normalizzata nel corso degli ultimi mesi. Gli analisti ritengono che ormai l’euro sia destinato a raggiungere 1,38 prima e 1,40 poi sul dollaro nelle prossime settimane, ma a medio-lungo termine gli strategist sono convinti che il cambio tornerà sotto 1,30.