Non si ferma la discesa del tasso di cambio euro/dollaro, che sul mercato internazionale delle valute estere ha evidenziato un nuovo deciso calo fino a 1,2750. I prezzi hanno così aggiornato i minimi più bassi degli ultimi 4 mesi e ora potrebbero approfondire ulteriormente fino a spingersi in area 1,2660, area di supporto giornaliera molto importante per il trend di medio-lungo periodo. A decretare la nuova flessione del cambio è stato il clima di forte negatività presente sui mercati europei.
In particolare c’è molta tensione per la situazione di Cipro, visto che oggi riaprono le banche e si teme una corsa agli sportelli con panico tra la gente. Per evitare la fuga dei capitali dall’isola il governo cipriota adotterà inizialmente dei provvedimenti volti a controllare i flussi di capitali e le operazioni bancarie. Il prelievo agli sprotelli bancomat sarà possibile, ma solo fino a 300 euro al giorno.
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Sui mercati c’è grande tensione anche per la possibilità che l’agenzia di rating Moody’s possa tagliare il giudizio sull’affidabilità creditizia dell’Italia, attualmente valutata con rating Baa2 e outlook negativo. Il Belpaese si trova a un livello distante solo due gradini dal giudizio “spazzatura”. Inoltre, pesa l’incertezza sullo scenario politico, visto che sembra quasi impossibile la formazione di un governo tra il centro-sinistra e il MoVimento 5 Stelle.
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Stamattina le borse europee hanno aperto in calo e lo spread Btp-Bund è salito sopra 350 punti base. Sul forex l’euro sta provando a rimbalzare dopo le perdite di ieri: il cambio euro/dollaro quota in area 1,28, mentre euro/yen è a 120,50. Nelle prossime ore, però, non si possono escludere nuovi pesanti ribassi, in attesa della pubblicazione del pil americano del IV trimestre 2012 (ore 13,30).