La casa di investimenti americana BlackRock non ha una view positiva sull’eurozona per i prossimi mesi, dopo che lo scorso anno aveva incrementato la sua posizione long sui paesi periferici europei. Secondo quanto dichiarato nel corso di un’intervista, riportata da The Wall Street Journal, il responsabile degli investimenti sul reddito fisso dell’asset manager statunitense – Rick Rieder – ha affermato che nel giro di 6-9 mesi il tasso di cambio euro/dollaro potrebbe scendere fino a 1,20, in quanto la competitività dell’area della moneta unica è frenata dalla debole crescita economica.
Anche la banca svizzera Ubs ritiene che il cambio euro/dollaro possa scendere a 1,20 entro fine 2013. Gli esperti dell’istituto bancario elvetico sono convinti che la discesa del cambio verso la soglia psicologica di 1,20 possa avvenire anche in tempi più rapidi del previsto, in quanto molti investitori istituzionali stanno spostando il denaro dall’Europa agli Stati Uniti a causa dell’incertezza legata ai futuri salvataggi nell’eurozona e tenendo conto della debolezza strutturale dell’economia europea.
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Secondo Geoffrey Yu, strategist di Ubs, gli investitori iniziano a non fidarsi più delle politiche di salvataggio messe in atto dai leader europei, dopo il pericoloso precedente creato con il piano anti-default di Cipro attraverso il prelievo forzoso dai depositi dei correntisti. L’esperto si chiede cosa potrebbe accadere in caso di salvataggio per un paese più grande rispetto a Cipro.
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Intanto, ritorno alle strategie di investimento di BlackRock, emerge che il più grande gestore di fondi al mondo ha ridotto la sua esposizione su Italia e Spagna negli ultimi tre mesi. La casa di investimenti resta sovrappesata sui due paesi periferici europei, ma ora ha una view meno ottimistica rispetto a 3-6 mesi fa quando suggeriva ai propri clienti di comprare Btp e Bonos.